afta s. f.  – 1. In medicina: a. Lesione vescicolare, prob. dovuta a un virus, della mucosa orale (più raramente dei genitali), che rompendosi dà luogo a una piccola abrasione o ulcerazione di aspetto biancastro. b. Afte di Bednar (dal nome del medico che le ha descritte), ulcerazioni superficiali, piane, circondate da una zona di arrossamento, che si osservano nei neonati e nei piccoli lattanti simmetricamente nella parte posteriore del palato duro. 2. In veterinaria, a. epizootica, malattia infettiva contagiosissima di origine virale, che colpisce bovini, ovini e suini, ed eccezionalmente si trasmette al cavallo e all’uomo: è caratterizzata, nella sua forma tipica, da eruzioni vescicolose sulla mucosa boccale, sui capezzoli e sulla cute dello spazio interungueale. [Treccani]

L’afta, conosciuta anche con il nome “stomatite aftosa” o “ulcera aftosa” è un’ulcerazione. E’ una patologia che colpisce circa il 10% della popolazione, concentrandosi su donne e bambini.

Quando è in bocca, si tratta di un danno alla mucosa orale, che si rivela con una lacerazione visibile e ricoperta da una patina biancastra (composta da fibrina, una proteina che si trova nel sangue, con funzione di coagulante).

AFTE: Cosa sono e come curarle

L’afta non è una patologia contagiosa e tendenzialmente compare spontaneamente.

Ma quali sono le cause più comuni?

  • Contatto con oggetti sporchi e con animali domestici;
  • Piccoli traumi della bocca, come mordersi la guancia accidentalmente, uso energico dello spazzolino, cibi acidi o piccanti;
  • Squilibri ormonali;
  • Mestruazioni;
  • Dieta povera di vitamina B12, zinco, acido folico (folati) e ferro;
  • Infezione da Helicobacterpylory;
  • Malattie infiammatorie croniche intestinali;
  • Sindromi di immunodeficienza e farmaci immunosoppressori.

MA COME SI CURA?

La cura delle afte spesso avviene spontaneamente e il sintomo sparisce in circa 7/14 giorni.

Eventualmente, si può ricorrere a dei rimedi, ad esempio:

  • Collutori che formino un film protettivo sopra le afte;
  • Acido Retinoico;
  • Gel Astringente a base di Cloruro d’Alluminio.

Fonte: humanitas.it