Quando si discute di corporale communication, si deve per forza fare riferimento alle novantacinque tesi del Cluetrain Manifesto, che si possono sintetizzare: “i mercati sono conversazioni”.
Fatta tale premessa è chiaro che ogni azienda/impresa deve essere valutata nel suo insieme, pertanto non può essere considerata un sistema chiuso ed isolato, ma piuttosto come un sistema di relazioni con soggetti vari, spesso molto diversi da loro.
A CHI SI RIVOLGE LA COMUNICAZIONE D’IMPRESA?
L’elenco degli individui e delle entità a cui si rivolge la corporale communication è davvero vasto, ma possiamo elencarli in:
- pubblico interno all’azienda (forza lavoro, dirigenti, manager, etc)
- clienti e potenziali clienti;
- mass media, istituzioni e opinione pubblica.

Possiamo quindi suddividere la comunicazioni d’impresa in tre macro aree, costantemente integrate e in sinergia tra loro:
- comunicazione interna;
- comunicazione estrena;
- pubbliche relazioni.
Di fatto, tale suddivisione è un vero e proprio paradosso, ma distingue tempi e modi di comunicare.
QUALI SONO GLI OBIETTIVI DELLA COMUNICAZIONE D’IMPRESA?
Risulta chiaro come lo scopo di ogni azienda sia quello di migliorare le proprie relazioni (sia esse interne che esterne), diffondere e aumentare la notorietà della propria immagine/identità, del proprio brand e creare valore d’impresa.
Per questo la comunicazione aziendale si concentra in:
- marketing communication;
- comunicazione gestionale;
- comunicazione economico-finanziaria;
- comunicazione istituzionale.

Le strategie d’impresa dovranno quindi concentrarsi su di una comunicazione efficace che sia diretta a stabilire relazioni valide e durature con i clienti (consolidati e potenziali), far conoscere l’organizzazione e creare goodwill (inteso come valore intangibile dell’azienda) e sviluppare coinvolgimento e cooperazione nei collaboratori (sia interni che esterni).