LA SALA D’ATTESA POST-COVID: Un nuovo modo di accogliere

La pandemia ha cambiato le abitudini del mondo intero.
Scopriamo in che modo ha influito sull’accoglienza dei pazienti degli studi odontoiatrici.
LA SALA D’ATTESA POST-COVID: Un nuovo modo di accogliere

La sala d’attesa, come anticipato, rappresenta l’ambiente più importante tra gli spazi dello studio dedicati ai propri clienti e, se prima dell’era Covid-19 poteva contenere elementi di svago per intrattenere gli ospiti, ora è spoglia e asettica. Riviste, tablet e giocattoli sono infatti banditi, essendo potenziali veicoli di trasmissione del virus, lasciando così spazio a flaconi di gel igienizzante e cartelli d’informazione sul distanziamento personale.

Di fatto si fatica a rendere questo ambiente uno spazio di rilassamento, distensione e, perchè no, svago e socializzazione. Non ci si può più immergere in un quotidiano nè tantomeno concedersi lo scambio di qualche parola de visu con altri pazienti. Nessun gioco per i più piccoli, niente fogli bianchi o colori ed infine nessuna caramella.

Ma cosa si può fare per migliorare la situazione di questi spazi per renderli più accoglienti continuando a rispettare le indicazioni ministeriali in tema sicurezza?

Rendere piacevole la sala d’attesa, in queste condizioni, non è certo un lavoro facile ma ci sono alcuni accorgimenti utili e alla portata di qualsiasi studio dentistico, basti pensare al marketing sensoriale e alle sue potenzialità.

IL MARKETING SENSORIALE

Sono sempre più utilizzati strumenti e tecniche finalizzati a persuadere i clienti.

Il marketing sensoriale è stato definito nel 2003 da Marc Filser, professore all’Univ. di Bourgogne in Francia, come “l’insieme delle variabili d’azione controllate dal produttore e/o dal distributore per creare, attorno ad un prodotto o un servizio, un’atmosfera multisensoriale specifica, o tramite le caratteristiche del prodotto stesso o tramite la comunicazione in suo favore o tramite l’ambiente del prodotto presso il punto di vendita”.

Il marketing sensoriale si occupa di definire e veicolare ai clienti quegli stimoli sensoriali efficaci a stimolare un’emozione positiva. Di fatto, questa disciplina è in grado di influenzare percezione, giudizio e comportamento.

Fonte: egonewcom.com

LA SALA D’ATTESA POST-COVID: Un nuovo modo di accogliere

Sebbene non si possano sfruttare tutti i nostri sensi, considerato che gusto e tatto sono fortemente repressi dalle limitazioni relative alle norme di sicurezza, si può comunque agire positivamente su vista, udito e olfatto.

 

VISTA

Per appagare la vista dei pazienti l’ambiente dev’essere accogliente e, come detto, gli arredi sono importantissimi. Il design dei mobili dovrà essere gradevole e dai colori tenui. Tutti gli elementi ornamentali (quadri, soprammobili, piante e fiori) dovranno essere curati e gradevoli alla vista.

Inoltre, se nella sala d’attesa è predisposto un monitor questo dovrà trasmettere immagini positive: o la carrellatta dello staff, come anticipato, o video di documentari di natura e/o viaggi, in grado da sempre di mettere chiunque di buonumore.

 

UDITO

Per agire positivamente sull’udito si dovrà fare ricorso alla musica di sottofondo. Certo, accontentare i gusti musicali di tutti i pazienti è affar difficile, ma puntando su artisti internazionali o, ancor meglio, sulla musica reiki, conosciuta per indurre uno stato di relax e distensione corporea, il risultato è assicurato.

 

OLFATTO

Anche i profumi sono importanti e qualsiasi ambiente con un odore gradevole, appare più confortevole. E’ perciò consigliato utilizzare profumatori per ambienti di alta qualità. Di fatto, odorare delle profumazioni leggere e piacevoli quando si varca la soglia dello studio dentistico è ancor meglio di percepire le profumazioni dei detergenti per la pulizia delle superfici.

MUSICA REIKI

La musica del relax.
Relax, dal latino “relaxare”: rilassare.

La musica reiki ha forti poteri distensivi e rilassanti, lo afferma la scienza. E’ dimostrato che l’ascolto di determinate musiche e sinfonie può influire uno stato di benesse, e ciò significa che durante l’ascolto di questi suoni il cervello si avvicina allo stato alphagenico. Il nostro cervello infatti ha un’attività elettrochimica monitorabile grazie alle onde celebrali da esso emesse. Per l’appunto, gli stati di quiete e calma sono associati a frequenze tra 7 e 13 Hz (Onde alpha).

La musica reiki è la più adatta in tal senso, essendo calma e delicata. Nonostante non sia un genere musicale specifico è quella classificata come ideale per rilassamento e meditazione. Fortemente ispirata alla natura (basti pensare che spesso i brani sono creati a partire dai suoni naturali: il rumore di una cascata, della pioggia o degli animali) è il sottofondo sonoro perfetto per le sale d’attesa degli studi medici.

Fonte: piuchepuoi.it

Ogni aspetto legato agli spazi dedicati allo studio è quindi doveroso di attenzione, e se da un lato questa pandemia ha tolto gran parte delle certezze in tema di accoglienza, dall’altro ha incentivato creatività e riscoperto vecchi metodi, forse un po’ dimenticati. Quindi, con la giusta dose di accortezza, è possibile far vivere con piacere l’attesa ai pazienti, nonostante le limitazioni.

Fonte: odontoiatria33.it