Come nella maggior parte delle industrie, la stampa 3D per il settore dentale è in costante crescita e sviluppo.
Nel corso degli ultimi anni, l’industria dentale è stata fortemente influenzata dalla tecnologia 3D, con una crescita annuale registrata di circa +35%. Questa crescita è dovuta alla capacità di stampare in 3D una varietà di forme complesse in volumi significativi, utilizzando diversi materiali applicabili.
L’impiego della stampa 3D ha trovato spazio in diverse applicazioni: dal fissaggio dei denti rotti alla semplificazione del filo interdentale, da guide e modelli chirurgici a componenti di restauro dentale per soluzioni temporanee o permanenti.

UN PO’ DI NUMERI:
- Il valore dei prodotti dentali realizzati attraverso la produzione additiva ammonterà a $ 3,5 miliardi nel 2021, con il maggior ricavo derivante dalle sottostrutture di corone PFM, dai modelli dentali e dalle guide chirurgiche;
- Nel 2021, le vendite di materiali per la stampa 3D nel settore dentale, come i fotopolimeri e polveri metalliche, arriveranno a circa $ 310 milioni;
- Nel 2021, i servizi aumenteranno di $ 2,7 miliardi soprattutto in Europa;
- Entro il 2021, le vendite di software nel settore dell’odontoiatria per le stampanti 3D raggiungeranno quasi i 150 milioni di dollari.
IL CONTRIBUTO ITALIANO
Anche il settore dentale italiano sta dando il suo contributo all’innovazione del settore nella stampa 3D: due recenti articoli pubblicati sulla rivista scientifica “The Journal of Craniofacial Surgery” nel mese di ottobre 2020 dimostrano come l’avanzamento tecnologico stia fornendo soluzioni sempre più innovative, destinate a dare una svolta per le cure sempre più su misura dei difetti ossei dentali e maxillo facciali.
Tra gli autori degli articoli e coordinatori delle ricerche: il Prof. Piero Cascone, professore associato di Chirurgia Maxillo Facciale presso l’Università La Sapienza, e il Dott. Giuseppe Cicero, docente dell’Università di Madrid, a capo di un team di ricerca per l’utilizzo della stampante 3D con sofisticati programmi software di facile utilizzo.
Sono state esaminate approfonditamente le nuove tecnologie 3D applicate alla chirurgica maxillo facciale e all’odontoiatria e i benefici che se ne possono trarre.

Con la stampa 3D riusciamo a migliorare le diagnosi e a limitare al massimo gli errori clinici, creando una chirurgia sempre più su misura di precisione – afferma il Dott. Cicero – abbiamo facilitato la conversione di TAC in modelli 3D con 3 semplici click, rendendo la procedura accessibile a tutti.
In questo la tecnologia oggi ci sta aiutando tantissimo: nel limitare errori, nel velocizzare terapie e nel poter programmare tutto anche al di fuori della bocca del paziente.
L’INCONTRO TRA CHIRURGHI DI DIVERSE GENERAZIONI, TRA ESPERIENZA E INNOVAZIONE TECNOLOGICA
“I costi per la creazione di un modello chirurgico 3D possono sembrare elevati, ma in realtà costituiscono un investimento, poiché è uno strumento affidabile e riproducibile che fornisce al chirurgo più consapevolezza nella sfida di raggiungere la simmetria facciale” afferma il prof. Cascone.
Il riscontro degli effetti positivi di questa tecnologia è stato infatti ottenuto grazie ai numerosi casi operati nella unità operativa diretta dallo stesso Prof. Cascone al Policlinico Umberto I di Roma.

Quello tra il Prof. Cascone e il Dott. Cicero rappresenta l’ennesima prova di come due generazioni di clinici possano unire l’esperienza alla progressione per creare nuove tecnologie sempre più avanzate.