Lo scovolino è un presidio medico, utilizzato per l’igiene orale, studiato appositamente per rimuovere la placca ed i residui di cibo incastrati tra i denti.
Lo scovolino è composto principalmente da due parti:
È importante scegliere lo scovolino in base alle caratteristiche della propria bocca.
In commercio è possibile trovare diversi tipi di scovolino, in base alla lunghezza del manico e delle setole. Ci sono setole di lunghezza variabile da 1,9 mm a 2,7 mm.
Alcuni scovolini presentano un manico lungo quanto quello di uno spazzolino tradizionale ed altri, invece, hanno manici retrattili, da viaggio.
Esistono, inoltre, gli scovolini usa-getta, facili da trovare ed utilizzare in qualsiasi momento. Ma i più venduti in assoluto restano gli scovolini con la testina intercambiabile, che possono essere riutilizzati fino a 10 volte.

Ma come si utilizza uno scovolino?
Basterà passare lo scovolino prima dello spazzolamento con il dentifricio, in modo da agevolare l’azione pulente dello spazzolino e permettere ai principi attivi del dentifricio di raggiungere anche le fessure interdentali più strette.
Si deve far scorrere orizzontalmente (avanti-indietro) lo scovolino tra le singole fessure dei denti, almeno per 3 volte di seguito, con un movimento delicato e ritmato. Nell’arcata superiore va sospinto dall’alto verso il basso, mentre in quella inferiore dal basso verso l’alto. Una volta terminata l’operazione, è consigliabile risciacquare energicamente la bocca con un collutorio adeguato, non troppo aggressivo, per favorire l’eliminazione dei frammenti di cibo, precedentemente rimossi con lo scovolino.
Il collutorio serve a rinfrescare la bocca, a rinforzare lo smalto e ad eliminare placca e il cibo.
È bene utilizzare lo scovolino almeno una volta al giorno, prima di andare a dormire.
Fonte: studiodentisticocasella.it