“Lo Storytelling è l’insieme di tecniche per raccontare e condividere una storia che genera interesse e che trasmette un messaggio al fine di convincere e di far aderire a una conclusione che si presenta come definitiva“.
Georges Lewi
La definizione principale di storytelling è: “Affabulazione, arte di scrivere o raccontare storie catturando l’attenzione e l’interesse del pubblico”. Negli ultimi anni, questa tecnica di comunicazione è stata utilizzata da moltissimi brand nazionali ed internazionali.
Questa disciplina ha addirittura assunto un nome a sé stante: il Corporate Storytelling (o Storytelling aziendale). Il termine si riferisce alla strategia di usare la straordinaria potenza delle storie per creare un collegamento con il cliente target, tramite le emozioni.

Ma perché viene sempre più scelta per la comunicazione aziendale? A suo favore la facilità nel catturare l’attenzione dell’audience, portando al coinvolgimento emotivo e alla condivisione di idee e valori.
Si applica a progetti multimediali, da diffondere e distribuire su differenti canali per aumentare la popolarità di un brand, far conoscere i valori aziendali, fidelizzare i clienti acquisiti e per attrarne di potenziali. Ogni azienda ha una visione, ogni imprenditore (piccolo o grande) ha una storia alle spalle, ha esperienze da raccontare, valori da condividere. Devono sapersi raccontare al meglio creandosi un proprio storytelling che rappresenti la storia del suo brand in tutta la sua unicità.
Questa strategia non solo pubblicizza l’azienda, ma riesce a creare quella “storia” intorno al prodotto che apparentemente non ha nessuna narrazione e nessun’”anima” ma che in realtà può essere ricordato al di là del suo utilizzo.
È il potere del marketing associato allo storytelling: fa preferire un prodotto della stessa categoria merceologica a un altro, pur presentando caratteristiche simili se non addirittura identiche.

Le neuroscienze spiegano perché lo storytelling è efficace
La ricerca scientifica degli ultimi anni sui processi neurali attivati dalle storie ci danno alcuni indizi in grado di spiegare l’efficacia di questa “nuova” tecnica di comunicazione.
- Le storie ben raccontate sono in grado di coinvolgere il pubblico attraverso il processo che gli psicologici definiscono di “trasporto narrativo”. La letteratura ha ampiamente dimostrato come le forti emozioni condivise siano in grado di creare empatia con chi ad esempio chi ci racconta la storia.

- Lo storytelling aumenta la memorizzazione di contenuti. La scienza, ma anche l’esperienza quotidiana di ognuno di noi ha mostrato come le persone processino meglio le informazioni se presentate in forma di storia. In particolare, è provato scientificamente che una storia aiuta la memorizzazione.
- Le storie sono in grado di catturare l’attenzione. Il cervello umano ha la forte tendenza a perdere il focus attentivo.È stato stimato che le persone si perdano a fantasticare più di 2000 volte al giorno e trascorrano metà del loro tempo a “immaginare”. Tuttavia, più una storia èinteressante, più la mente rimane concentrata.

- Le storie sono in grado di influenzare i nostri comportamenti. Il neuroeconomista Paul Zak ha dimostrato che le persone sono molto più favorevoli a fare beneficienza per una buona causa dopo aver visto una storia ad alto contenuto emotivo.
Impostare correttamente il messaggio
Per impostare correttamente un progetto di storytelling occorre approfondire una serie di aspetti di seguito a elencati:
- Definizione degli obiettivi: cosa vuole ottenere dalla narrazione? A seconda dei casi si dovranno utilizzare linguaggi e metafore diverse;
- Definizione di un pubblico: A chi è indirizzato il messaggio? Un pubblico di teenager implicherà la scelta di un linguaggio diverso rispetto un pubblico adulto: temi popolari e piattaforme digitali più frequentate sono tra gli elementi da considerare ;
- Definizione dei media: strettamente correlato al punto precedente, bisogna chiedersi quali sono i media più adatti a ospitare la nostra storia (sito internet, social media, stampa, mostre…). Ogni canale digitale ha, infatti, delle peculiarità che lo rendono più o meno adeguato a certe tematiche o registri comunicativi;

- Idea di storia/Contenuto: nello storytelling va definito il concetto generale attorno al quale ruoterà la storia, che dovrà essere avvincente e autentica, che sappia andare al di là della retorica autoreferenziale e dell’auto celebrazione;
- Contenuti Multimediali le immagini hanno un’importanza fondamentale nella narrazione di un brand. Una scelta accorta dei materiali grafici rende infatti più accattivante la lettura di una pagina web. A volte sottovalutata anche la musica contribuisce (come abbiamo visto per le immagini) a intrattenere e coinvolgere gli utenti, che saranno più disposti a dedicare tempo e risorse mentali ai nostri contenuti;
- Verosimiglianza: essere in grado di narrare una storia che il pubblico accoglie come virtualmente vera, porta ad aumentare il coinvolgimento e l’immedesimazione del potenziale consumatore.

- Influencer e blogger: occorre chiedersi chi racconterà la storia. Le aziende possono raccontarla in prima persona, ma possono anche demandare il compito agli “esperti” (influencers).
- Tono di voce: è lo stile comunicativo da adottare, che si traduce nell’incarnazione di un personaggio-tipo in grado di rapportarsi efficacemente al pubblico di destinazione;